Sonicsp∑ctrum

“Sonicsp∑ctrum” è un installazione multimediale interattiva concepita e realizzata da Matteo Tomasetti e Consuelo Donati che unisce in un dato percorso suono e luce.

Concept:

La  nuova generazione di spettri, ossia quelli digitali, sono più voraci, più spudorati e chiassosi. I media digitali non sorpassano, in effetti, le forze umane? Non portano a una manipolazione rapidissima, non più controllabile degli spettri?

Il digitale produce nuovi spettri, le cose che un tempo erano mute cominciano a parlare. La comunicazione automatica delle cose, che si attua senza alcun intervento umano, nutrirà sempre di più i fantasmi: essa rende il mondo spettrale. L’ambiente, a vista d’occhio, diventa sempre più soft, nebuloso. La società della trasparenza ha il suo retro e il suo rovescio: da un certo punto di vista è un’apparizione di superfici. Dietro o sotto di essa si aprono spazi spettrali, che si sottraggono ad ogni trasparenza. Le forme spettrali di comunicazione sono algoritmi che sorpassano le forze umane e che portano ad eventi imprevedibili. Nell’abisso digitale aumenta anche il buio. Le cose digitali sono incontrollabili dalla loro elevata complessità. Quest’ultima, d’altronde, non è un tratto caratteristico del segreto. Con la rivoluzione digitale il nostro ambiente, a vista d’occhio, diventa sempre più soft, nebuloso, spettrale.

“Sonicsp∑ctrum” è uno spettro sonoro digitale. Un’installazione multimediale interattiva che unisce in un dato percorso, attraversato da otto pannelli trasparenti, suono e luce.

Il nostro interesse converge verso la sound installation (installazione sonora) e verso l’esplorazione di nuove forme di comunicazione percettiva. Integrando il suono ad ambienti immersivi e interattivi, utilizzando proiezioni di grandi o di piccole dimensioni, lo spettatore, nel caso dell’installazione “Sonicsp∑ctrum”, può attraversare, “passare attraverso” la proiezione. Il passaggio crea l’interazione diretta tra opera e spettatore, tra opera e macchina. Ogni installazione sonora si può considerare come una forma d’arte intermediale basata sul tempo. Si può considerare come un’espansione di una classica installazione artistica, nel senso che viene incluso l’elemento sonoro, e di conseguenza l’elemento temporale, in quanto suono e tempo sono inversamente proporzionali.

La “sonic philosophy” non comincia dalla musica considerata come un insieme di oggetti culturali ma dall’esperienza più profonda del suono come flusso, evento ed effetto”

“Sonicsp∑ctrum” è:

  • Percorso: un percorso sonoro-visivo costituito da un  da otto pannelli attraversabili trasparenti rappresentano otto soglie, otto passaggi, otto transizioni.
  • Suono: ogni attraversamento restituisce un suono. Questo grazie a dei microfoni a contatto posizionati ai lati dei singoli pannelli; I microfoni a contatto vengono elaborati e processati tramite il linguaggio audio Max\MSP. Max ha la funzione di processare tutti questi suoni digitalmente.
  • Luce: la proiezione, proiettata nei pannelli, sarà collegata al suono, grazie al software “Spectrafoo”, un software utilizzato per analizzare lo spettrogramma del suono, cioè la rappresentazione grafica dell’intensità di un suono in funzione del tempo e della frequenza. La  proiezione e il suono varierà in base al passaggio del fruitore oltre i pannelli.